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Pontelongo, Presepe vivente 2010 03

La vignaiuola ubriaca con la sua fulgida bellezza mediterranea. I pastori si occupano con amore delle pecore e di notte le contano. La brava massaia ha fatto il formaggio e pensa alla casa e al figlio. Il marito è scioperato e si perde nelle nuvole della filosofia. La pecora ha fame di tutto e si fa accarezzare dal pastore, mentre le oche guardano in silenzio. Il contadino fa tutti i lavori agricoli umanamente pensabili, e si diverte. Il pastore dà un po' di fieno ad un caprone dalle enormi corna attorcigliate. Due bambine si divertono ad accarezzare il muso dell'asino. Le pie donne si fregano le mani davanti alla grotta: le hanno fredde e se le vogliono scaldare. Nessun uomo dà loro una mano calorosa per aiutarle. Che maleducati e che insensibili! I ragazzini sciamano ovunque. Si divertono un mondo... Fosse così per tutto l'anno! Il presepe è bello e divertente, è una tradizione, è un gioco socializzante, che qualcuno vuole censurare per non far sentire a disagio chi non è cristiano. Ma se queste sono le nostre tradizioni, perché le dovremmo censurare? Ed infine eccolo là, nella capanna, tra la mucca e l'asinello, proprio lui, Gesù bambino, tra Maria e Giuseppe. Ci prova gusto ad essere al centro dell'attenzione: fa molto piacere! La folla dei visitatori passa davanti alla sua capanna e fa una foto ricordo. Lo spettacolo è stato commovente e bello, vale la pena di lasciare una sostanziosa offerta all'uscita. E intanto la barca continua ad andare nel canale artificiale, e tu non remare, perché la barca della vita va per i fatti suoi anche se tu ti metti a remare...

E con una lacrima sul viso un caldo e cordiale augurio di Buona Befana e di Buon 2011 ai figuranti, agli organizzatori, alla parrocchia ed ai numerosissimi visitatori.

La prima presentazione: http://www.travel-images-veneto.com/pontelongopresepe1001.htm 

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